Rodocrosite

Storia della pietra rodocrosite

Scoperta nel XIII secolo in Argentina in epoca precolombiana, questa pietra prende il nome dal greco antico rhodon che significa rosa e khroma  ;che significa colore. La pietra dal colore rosa fu scoperta nel nord-ovest del paese, allora parte dell'Impero Inca, nelle miniere che producevano rame e argento. Alla caduta dell'Impero Inca, le miniere furono abbandonate e la rodocrosite cadde nell'oblio.

Secondo la leggenda Inca, il tempio Ajllas era situato sulle sponde sacre del Lago Titicaca. In questo tempio, al quale nessuno poteva avvicinarsi, vivevano le sacerdotesse di Inti, il dio del sole. Un giorno, il guerriero Canqui Tupac osò attraversare il lago sacro e le alte scogliere che proteggevano il tempio. Arrivato in vetta si ritrovò di fronte la bellissima sacerdotessa Nusta Ajlla e i due si innamorarono subito. Essendo vietata la loro unione, dovettero fuggire verso sud. Pazzo di rabbia, l'imperatore Inca ordinò ai suoi uomini di ritrovare i due amanti, invano. La coppia ha poi potuto vivere il loro amore per molti anni e avere numerosi figli. Quando Nusta morì, il suo corpo fu sepolto in cima alla vicina montagna. Quando l'amore della sua vita morì, il corpo di Canqui si trasformò in roccia. Anni dopo, un pastore che passava nelle vicinanze rimase sorpreso nello scoprire che le pietre si erano trasformate in una moltitudine di petali di rose rosso sangue. Il pastore raccolse uno di questi petali e lo portò all'imperatore degli Inca. Commosso da questo simbolo, perdonò gli amanti. Da allora la pietra, che prese il nome Rosa del Inca, è diventata il simbolo del perdono, della lealtà, del sacrificio e del vero amore. Nella cultura Inca si ritiene anche che rappresenti il ​​sangue fossilizzato dei loro antichi sovrani.

Solo molto più tardi, nel XVIII secolo, furono scoperte le miniere che portarono alla riscoperta della rodocrosite. Fu poi nominato carbonato di manganese ossidato nel 1806 dall'abate René Just Haüy, nella sua Tabella metodica delle specie minerali. Nel 1813, la pietra fu ribattezzata rodocrosite dal mineralogista tedesco Johann Friedrich Ludwig Hausmann. Approvato dall'IMA (International Mineralogical Association), questo nome è ormai il riferimento. Si stima che la prima menzione della presenza di rodocrosite nelle miniere della Sierra Capillitas in Argentina risalga agli anni 1871-1874. Lo dobbiamo al geologo e mineralogista tedesco Alfred Stelzner che pubblicò il suo ricerca nel libroBeitrage zur geologie und paleontologie der Argentinischen Republik. Tuttavia, fu solo alla fine degli anni '30 che la rodocrosite divenne famosa in tutto il mondo. La popolarità della rodocrosite è dovuta al cittadino tedesco Franz Mansfeld. Scoprì frammenti di rodocrosite nel Museo del Piatto di Buenos Aires. Riesce a procurarsi un campione della pietra che decide di far lucidare. Al suo ritorno in Europa, riferì la sua scoperta al British Museum di Londra. Rendendosi conto che si trattava di un minerale raro, decise di tornare nella sua terra natale, in Argentina. Durante una ricerca nella provincia di Catamarca, scoprì una tomba Inca contenente gioielli composti di rodocrosite. Decise allora di soprannominare il minerale, la Rosa del Inca. In pochi mesi riuscì a procurarsi diverse tonnellate di pietra rodocrosite che trasformò in un laboratorio di taglio e lucidatura.

Alla fine di agosto del 1938 Franz Mansfeld espone le sue creazioni di oggetti scolpiti in rodocrosite alla Fiera internazionale di Lipsia. Questo segna il punto di partenza della popolarità internazionale della rodocrosite. Da allora è diventata addirittura la pietra nazionale dell'Argentina e la pietra ufficiale dello stato del Colorado negli Stati Uniti.

Origine e composizione della pietra rodocrosite

Dal suo sistema cristallino romboedrico, la pietra rodocrosite è disponibile in diverse varietà:

• Capillitite: È una varietà ferro-zincifera di rodocrosite la cui formula ideale è (Mn, Zn, Fe)CO3. Il nome di questa varietà deriva dal suo topotipo e dal suo unico giacimento conosciuto: la miniera Capillitas in Argentina.
• Cobalto-rodocrosite: è una varietà di rodocrosite contenente cobalto la cui formula ideale è (Mn, Co)CO3. Ad oggi è apparso solo nella miniera tedesca di Virneberg (miniera di St Josephsberg), Rheinbreitbach, Linz am Rhein, Westerwald, Renania-Palatinato.
• Ponite: Varietà ferrosa di rodocrosite la cui formula ideale è (Mn, Fe)CO3. È considerato il termine medio, il valore centrale della serie rodocrosite-siderite.
• Sfaerodialogite: è una varietà di pietra rodocrosite in piccoli noduli, presente nei minerali di manganese. Questa varietà è stata finora trovata solo nella miniera di Gwynedd in Galles.
• Zincorhodocrosite: È una varietà della cosiddetta rodocrosite zincifera.

La rodocrosite fa parte del gruppo della calcite che è un gruppo di minerali cosiddetti isostrutturali, vale a dire che hanno la stessa formula chimica complessiva. Oltre alla rodocrosite, nel gruppo della calcite troviamo: Calcite, Gaspéite, Magnesite, Otavite, Siderite, Smithsonite e Sphaerocobaltite.I cristalli di rodocrosite hanno un aspetto trasparente, addirittura traslucido, oltre a una lucentezza perlacea. Nella sua forma più pura, la rodocrosite presenta un colore rosa e rosso. Questo colore rosa e rosso, tuttavia, rimane raro. Molto spesso oscilla tra il rosa e il marrone chiaro. Da notare anche la presenza di bande bianche sulla rodocrosite. Questa colorazione è spiegata dalla presenza di manganese nella sua composizione. Questi cristalli possono generalmente raggiungere una lunghezza di 12 cm. Il più grande cristallo di rodocrosite, Alma King, è stato scoperto nel 1992 in Colorado. Misura 14×16,5 cm.

La rodocrosite può essere utilizzata come pietra ornamentale, ma può anche essere tagliata e diventare un gioiello da collezione. Lo troviamo poi sotto forma di collane o bracciali. Può essere consumato anche direttamente come elisir per un'azione ancora più efficace. Esistono molti giacimenti di rodocrosite nel mondo, tuttavia pochi di essi offrono cristalli di qualità. Tuttavia è possibile trovarli nelle miniere di Città del Capo in Sud Africa e di Mounana nel Gabon. Nuovi giacimenti sono stati recentemente scoperti in Perù, Cina, Romania e Grecia.

La Francia ha la fortuna di avere numerosi giacimenti di rodocrosite. Si trovano principalmente nei Pirenei, intorno a Guingamp in Bretagna, a Faucogney-Saphoz nell'Alta Saona e a Mas d'Alary nell'Hérault.

Virtù e proprietà della pietra rodocrosite nella litoterapia

Le virtù e le proprietà della pietra rodocrosite a livello psicologico

La pietra rodocrosite è nota per essere la pietra dell'amore e della compassione. A livello emotivo, permette di portare alla luce ferite sepolte per curarle con delicatezza. Indossare la rodocrosite nella vita quotidiana aiuta a sviluppare un atteggiamento positivo. È particolarmente consigliato anche quando si pratica la meditazione. Il suo utilizzo consente poi il corretto rinnovamento delle energie.

La rodocrosite consente anche di riequilibrare i chakra del cuore e del plesso solare nella vita di tutti i giorni, che sono direttamente collegati alle emozioni. Sul chakra del cuore agisce direttamente sulle emozioni, contribuendo così alla regolazione delle emozioni e dei sentimenti. Sul chakra del plesso solare, combatte lo stress e contribuisce allo sviluppo della fiducia in se stessi.

Le virtù e le proprietà della pietra rodocrosite a livello fisico

Oltre alla salute mentale, la rodocrosite ha benefici anche per la salute fisica di chi la indossa.

Aiuta ad eliminare le tossine presenti nel fegato e nei reni, calma i problemi gastrici, regola lo zucchero nel sangue, rivitalizza il sistema nervoso e riduce i disturbi del sonno. La rodocrosite calma gli attacchi di stress.

Se soffri di disturbi della pelle, la rodocrosite può avere effetti benefici. Aiuta in particolare a calmare gli arrossamenti del viso e i disturbi della pelle. Per alcuni di questi disturbi fisici, indossare la rodocrosite come collana o braccialetto non sarà sufficiente. Sarà necessario consumarlo direttamente come elisir per favorire la circolazione delle energie.